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PIACENZA | Continua la rassegna di grandi film su grande schermo. Martedì 29, alle 21, sarà proiettato il film «La Voie Bonatti», premiato al 60º Trento Film Festival 2012 con la Genziana d’Argento, per essere stato il miglior mediometraggio. Si tratta di un documentario ad alta quota che racconta l'impresa di due alpinisti contemporanei che hanno sfidato la montagna con la volontà di unire alcune grandi "vie" aperte da Bonatti. Alpinista, esploratore e giornalista italiano, è stato soprannominato "il re delle Alpi", Walter Bonatti, è un vero e proprio mito per gli amanti della montagna, una leggenda le cui imprese a volte si possono solo sognare. Christophe Dumarest e Yann Borgnet hanno provato a riproporne almeno una, andando a scalare il Grand Capucin, una via ancora inviolata prima dell'ascensione, ha solo 21 anni, di Walter Bonatti.
Alla proiezione che si terrà presso il multisala «Iris 2000», di corso Vittorio Emanuele 49, sarà presente in sala Lucio Calderone, presidente del Cai, sezione di Piacenza, che introdurrà al pubblico presente in sala la figura del grande alpinista.
L'evento di chiusura del cineclub "Grandi film su grande schermo", martedì 5 febbraio sarà un omaggio al regista bresciano Franco Piavoli, con la proiezione dell'antologia "Poesia 8mm" che riunisce alcuni cortometraggi dei suoi esordi, restaurati da Cineteca Italiana di Milano, ed inedito filmato girato con gli studenti del seminario di regia durante le giornate del Bobbio Film Festival del 2012.
LA TRAMA DEL FILM | Nel mese di ottobre 2010.2 alpinisti francesi di alto livello realizzare un progetto che può essere considerato il sogno di ogni alpinista: concatenare in stile alpino alcune grandi vie aperte da Bonatti nel massiccio del Monte Bianco. Partono dalla parete nord delle Grandes Jorasses, quindi scalano il Grand Capucin a cui segue il Pilastro Rosso del Brouillard, per terminare sulla cima del Monte Bianco. Scendono a Chamonix con il parapendio per chiudere in bellezza con un tocco personale il loro periplo. il documentario segue assiduamente due alpinisti per tutti i sei giorni della loro impresa condotta con allegria e serenità, spesso riandando con il pensiero a Bonatti presente in bellissime rare immagini di repertorio.
Sabato 26 gennaio 2013
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